CREDITO D'IMPOSTA 2018

Misure di credito d’imposta attive per l’esercizio 2018

Credito d’imposta R&S
Credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, nella misura del 50% sull’ eccedenza della media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta 2014, 2013 e 2012 rispetto a quelli sostenuti nel 2018.
L’operatività dell’intervento è stata prorogata fino al 2020, a favore di tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, di qualsiasi settore economico e dimensione.
Le spese ammesse sono relative allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo quali:
1. Costi personale altamente qualificato, dipendente o con rapporto di collaborazione con l’impresa
2. Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio in relazione a misura e periodo di utilizzo, con un costo unitario non inferiore a € 2.000 al netto dell’I.V.A.
3. Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese (comprese le start up innovative) che non sono controllate o controllanti, direttamente o indirettamente dell’impresa che richiede il beneficio fiscale
4. Competenze tecniche e privative industriali relative a un invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Bonus formazione 4.0
Credito d’imposta pari al 40% delle spese calcolate in base al costo aziendale dei lavoratori dipendenti, per il periodo occupato nelle attività di formazione, con un massimo di euro 300.000,00 per le imprese che effettuano formazione finalizzata all’acquisizione di competenze rientranti nell’ambito e nelle tecnologie Industria 4.0 nel 2018.
I beneficiari sono le imprese (di qualsiasi settore e dimensione) che attuano una attività di formazione pattuita attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
Gli ambiti formativi nei quali si potrà applicare il credito di imposta sono i seguenti:
AMBITO DELLA FORMAZIONE INDUSTRIA 4.0 • Big data e analisi dei dati, • Cloud e Fog Computing • Cyber security • Sistemi cyber-fisici • Prototipazione rapida • Sistemi di visualizzazione e realtà aumentata • Robotica avanzata e collaborativa • Interfaccia uomo macchina • Manifattura additiva • Internet delle cose e delle macchine

Credito d’imposta pubblicità
Credito di imposta pari al 75% dell’incremento degli investimenti in campagne pubblicitarie (tenendo conto del limite massimo complessivo delle risorse di bilancio annualmente stanziate) purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente.
I beneficiari sono le imprese, gli enti non commerciali e i lavoratori autonomia prescindere dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale, dal regime contabile e dall’eventuale iscrizione ad un albo professionale.
Campagne pubblicitarie effettuate su:
• stampa quotidiana e periodica, anche on line, per il periodo dal 24 giugno al 31 dicembre 2017 e dal 1° gennaio 2018 in poi;
• emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, dal 1° gennaio 2018 in poi.
Il credito è elevato al 90% nel caso di micro-imprese, piccole e medie imprese e start-up innovative, in via subordinata al perfezionamento, con esito positivo della procedura di notifica alla Commissione Europea, in pendenza della quale si applica il 75%.
Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari, quali: televendite, servizi pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat line con servizi a sovrapprezzo.
L’effettuazione di tali spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata dai soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità nelle dichiarazioni fiscali, ovvero dai soggetti che esercitano la revisione legale dei conti.
Il credito di imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24.

Procedura di accesso all’agevolazione
Per accedere al credito d’imposta i soggetti interessati presentano una comunicazione telematica, da definire con apposito Provvedimento.
Per gli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, e per quelli effettuati o da effettuare nel 2018, la comunicazione dovrà essere presentata dal 22 settembre al 22 ottobre 2018.
Per gli investimenti effettuati o da effettuare a decorrere dal periodo di imposta 2019, l’istanza dovrà essere presentata dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno.

Credito d’imposta librerie
Entro il 30 settembre di ogni anno è possibile richiedere il credito di imposta per gli esercenti attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri, nel limite massimo di euro 20.000,00.
Il credito di imposta è parametrato ad alcune voci di spesa riferite dovute nell’anno precedente la richiesta di credito di imposta come: Imposta municipale unica – IMU; Tributo per i servizi indivisibili – TASI; Tassa sui rifiuti – TARI; Imposta sulla pubblicità; Tassa per l’occupazione di suolo pubblico; Spese per locazione, al netto IVA; Spese per mutuo; Contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.

Credito d’imposta settore cinematografico
I soggetti beneficiari sono le imprese di distribuzione, cinematografiche, per il potenziamento dell’offerta, per l’attrazione in Italia di investimenti e per le imprese non appartenenti al settore cinematografico. Le richieste di credito d’imposta possono essere presentante, per ciascun anno, nelle tre sessioni previste dal decreto attuativo.
E’ previsto nel 2018 il credito d’imposta di massimo il 90% sull’incremento delle spese pubblicitarie sui mezzi di Stampa, Radio e TV locali sostenute nell’anno 2017 rispetto alle medesime spese sostenute nel 2016 a favore di tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, di qualsiasi settore economico e dimensione. Le spese in campagne pubblicitari sostenute a partire dal 24 giugno 2017 in:
1. Stampa quotidiana e periodica
2. Emittenti Televisive
3. Emittenti Radiofoniche locali, analogiche e digitali.

Bonus Quotazioni
Credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti dalle Piccole e medie imprese tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020, sborsati per quotarsi “in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo”.
Il credito d’imposta potrà essere richiesto per le spese di consulenza relative, ad esempio, all’avvio del processo di quotazione, alle attività fornite durante la fase di ammissione alla quotazione, ovvero alle attività concernenti questioni di natura fiscale o legale nonché attività di promozione e comunicazione per dare visibilità alla società (interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria).
Il bonus sarà calcolato anche in relazione ai costi direttamente connessi alle attività di cui sopra (meglio identificate all’articolo 4 del decreto attuativo MISE); si tratta, ad esempio, delle spese per consulenti esterni per servizi non continuativi o periodici e che esulano dai costi di esercizio ordinari dell’impresa.
Per documentare i costi darà necessario richiedere il rilascio di un’apposita attestazione da parte del presidente del collegio sindacale oppure da un revisore legale o commercialista iscritto all’Albo.

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